Garanzia 2 anni ? Ma non è vero !

Come rivenditori di materiale informatico siamo soggetti all’obbligo della garanzia sul materiale che vendiamo.
La legge ci obbliga a coprire da garanzia il bene venduto per 2 anni se si vende al privato e per 1 anno se si vende a chi ha partita IVA a meno che la casa costruttrice del bene stesso non estenda tale garanzia in maniera diretta.

Ma non è così e probabilmente nessuno sa come stanno le cose realmente.

Nel marzo 2017 ho acquistato su amazon questo oggetto:

Installato sull’automobile, tutto funzionante finché a settembre 2017 lo schermo si spegne e non si riaccende più.

Scrivo a chi me la ha venduta chiedendo in che modo era possibile usufruire della garanzia; questa è la loro risposta:


Gentile XXXXXXXXXX,
Grazie per averci contattato. Purtroppo la garanzia di conformità sul suo acquisto è terminata (dura sei mesi).
Possiamo offrirle una riparazione a pagamento. Noi offriamo ovviamente i due anni di garanzia, ma nell'ambito della garanzia bisogna considerare l'onere della prova. Ecco un utile link per Lei:
http://www.euroconsumatori.org/download.php?file=136dextIaGvZ6.pdf&name=La+garanzia+legale+
Il legislatore ha previsto che l’onere della prova rimanga nei primi 6 mesi a carico del venditore. Sarà questi eventualmente a dover provare che il vizio nel prodotto è stato causato dal consumatore. Tale regola sull’imputazione della prova non trova applicazione quando sarebbe inconciliabile con la natura del bene (ad es. merce deperibile) o con la tipologia del vizio (normale usura). Dopo il decorrere di tale periodo iniziale, la necessità di fornire la prova per l’insorgere del vizio si sposta in capo al consumatore. Sarà lui a dover fornire gli elementi a riprova che il danno non è stato originato da un utilizzo erroneo o improprio del prodotto. Si tratta di prove che purtroppo non è semplice fornire, ma che anzi spesso richiedono costosi accertamenti tecnici e perizie di esperti. Va valutato molto bene se ne valga la pena. Ci faccia sapere.
Cordialmente
XXXXXXXXXXXX

Ho volutamente nascosto il nome dell’azienda in questione ma è molto facile risalirci dal prodotto.

Dalla email si evince che la garanzia effettiva su tutti i beni in commercio è di 6 mesi dopodiché, se il bene si guasta per un qualsiasi motivo, è in carico all’acquirente dimostrare, pagando consulenti, periti, legali e quant’altro, che il danno non sia dovuto ad imperizia da parte dell’utilizzatore.

Fermo restando il caso in questione, l’autoradio è stata utilizzata come tale non ci ho giocato a ping pong in macchina e  si è guastata comunque, il significato della risposta da parte del venditore è:  “te la ripariamo e tu paghi altrimenti ti tocca spendere molto di più per dimostrare che non sei stato tu a romperla”.

Ovviamente ho eliminato tale azienda dai miei fornitori e, come e dove posso, esprimo pareri e attribuisco feedback negativi per il comportamento poco “etico”.

E’ vero che la legge è dalla loro parte (basta scaricare il link che loro stessi hanno fornito per leggere e capire che hanno ragione) ma la email che mi hanno inviato avrebbe fatto incavolare anche il Dalai Lama.

Da parte mia non mi comporterei mai in questo modo, prima viene il cliente e bisogna favorirlo in qualsiasi modo anche perché è molto semplice verificare se un oggetto è stato trattato male o meno e poi il rischio è sempre quello di perderlo il cliente; ne vale la pena ? Magari per un danno di soli pochi euro ?

Il detto “fatta la legge fatto l’inganno” in questi casi cade a fagiolo, a che pro prendere in giro i clienti dicendo che la garanzia è di 2 anni quando in realtà vale solo 6 mesi ?

Comunque il consiglio è quello di non acquistare se non si conosce bene il venditore e soprattutto chiedere cosa succede se dopo 6 mesi ciò che stiamo comprando si guasta.

 

 

 

 

 

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